Innovation Manager : il timoniere del cambiamento
Gestore dell'Innovazione e Cambiamento Organizzativo, una figura in crescita ovunque, anche nella città metelliana.
Oggi non si fa altro che parlare di rivoluzione digitale, di come le tecnologie stiano cambiando radicalmente il nostro modo di lavorare, specialmente nel mondo delle piccole e medie imprese (PMI).
La buona notizia è che l'innovazione tecnologica non è più un lusso riservato a pochi; i costi abbordabili delle nuove tecnologie hanno aperto le porte a tutte le aziende, grandi e piccole. Viviamo in un periodo in cui la digitalizzazione è la norma, non l'eccezione, facilitando l'adozione di strumenti tecnologici avanzati e dando vita a una miriade di startup innovative.
Tuttavia, nonostante un numero crescente di aziende stia iniziando a rendersi conto dell'importanza di abbracciare il cambiamento, molte restano ancorate a vecchie abitudini, riluttanti a mettere in discussione metodi manageriali che, sebbene efficaci in passato, oggi rischiano di renderle meno competitive.
Ecco perché è fondamentale introdurre figure professionali capaci di guidare il cambiamento e promuovere un approccio innovativo all'interno delle aziende. Gli Innovation Manager entrano in gioco proprio qui, pronti a rivedere e aggiornare le strategie aziendali per garantire un futuro prospero e all'avanguardia.
A chi è destinato principalmente il servizio dell'Innovation Manager?
Nel panorama aziendale italiano, le PMI rappresentano il terreno più fertile per accogliere le competenze e le strategie portate avanti da un Innovation Manager.
Il segreto del lungo successo delle PMI italiane risiede in una combinazione equilibrata di quattro elementi chiave:
- Mentalità imprenditoriale acuta
- Capacità di interpretare le esigenze del mercato
- Agilità produttiva
- Adozione di tecnologie avanzate
Per rinnovarsi attraverso l'innovazione tecnologica, è necessario rielaborare questa formula vincente, adattandola alle nuove dinamiche di mercato, più rapide e dinamiche. È fondamentale riconoscere che la ricetta del successo di un tempo, pur avendo il suo valore, non può essere applicata tale e quale nel contesto attuale.
L'imprenditore deve basare la sua strategia sulle esigenze del mercato, e le PMI devono assumere un ruolo proattivo. Questo implica l'adozione di strumenti per analizzare dettagliatamente tali esigenze in relazione ai prodotti offerti, mentre si esplorano contemporaneamente nuove opportunità per ampliare e sviluppare ulteriormente il modello di business esistente.
Chi è l'Innovation Manager e quali sono le sue funzioni principali?
Qual è il ruolo di un Manager dell'Innovazione e come può arricchire una PMI?
L'Innovation Manager è un esperto del settore aziendale con una solida esperienza nella trasformazione digitale, qualificato per ideare, analizzare e implementare progetti e processi di digitalizzazione finalizzati a ristrutturare l'organizzazione aziendale.
Nel suo ruolo, l'Innovation Manager indossa diverse "cappelli". Prima di tutto, agisce come analista di processi e strategie aziendali, cercando di capire le necessità dell'azienda e individuando le aree che richiedono miglioramenti significativi. Inoltre, assume la responsabilità di essere un educatore nell'ambito dell'innovazione, promuovendo una cultura dell'innovazione attraverso il Change Management e incoraggiando l'adozione di nuove idee in ogni settore dell'azienda.
L'Innovation Manager supporta anche il manager aziendale nel ruolo di facilitatore, assistendo in diverse attività manageriali, tra cui:
- Valutare la situazione attuale dell'azienda attraverso l'analisi CSM (Current State MAP)
- Analizzare gli obiettivi previsti e monitorare gli indicatori chiave di performance (KPI)
- Introdurre programmi di formazione per il personale e selezionare nuovi sistemi digitali o integrare sistemi esistenti
- Lanciare nuove metodologie e avviare progetti tecnologici innovativi
In alcuni casi, gli Innovation Manager possono operare come consulenti aziendali, focalizzandosi sullo sviluppo di strategie (digitali e non) innovative che tengano conto delle ultime tendenze tecnologiche e dell'evoluzione dei modelli di business.
Quali caratteristiche deve avere un Innovation Manager secondo le linee guida AGID e l'associazione dei dirigenti?
Secondo le linee guida dell'AGID, l'Innovation Manager è un motore di innovazione e cambiamento all'interno delle organizzazioni, con la possibilità di ricoprire ruoli dirigenziali o di consulenza esterna, sempre con un certo grado di potere decisionale per ottimizzare l'ambito operativo e aumentare l'efficienza dell'intera struttura.
Per l'associazione dei dirigenti, un Innovation Manager dovrebbe avere:
- Esperienza in settori industriali specifici, inclusa la gestione di sistemi informativi e progetti complessi
- Conoscenza approfondita della Value Chain di un'impresa e delle dinamiche di integrazione sia a monte che a valle
- Comprensione delle piattaforme digitali e delle strategie dell'Industria 4.0
- Abilità nel creare e proporre modelli di business innovativi
- Autonomia e capacità di autogestione, soprattutto nel contesto del change management
- Ottime capacità comunicative e di lavoro in team, con un focus sulle PMI
- Conoscenza della progettazione di System Integration e delle metodologie di problem solving
- Fondamenti di cybersecurity e consapevolezza delle strategie europee e nazionali per la trasformazione digitale
In sintesi, un Innovation Manager deve essere un professionista versatile, con una visione proattiva e innovativa, pronto a guidare l'azienda verso il futuro attraverso un approccio moderno e aggiornato.
Quali competenze tecnologiche dovrebbe avere un Innovation Manager?
Un Innovation Manager deve avere una solida conoscenza e padronanza di vari sistemi di gestione delle informazioni, tra cui:
- CRM (gestione delle relazioni con i clienti)
- ERP (pianificazione delle risorse aziendali)
- SCM (gestione della catena di approvvigionamento)
- CAPP (pianificazione della produzione assistita da computer)
- MES (sistemi di esecuzione della produzione)
- PLM (gestione del ciclo di vita del prodotto)
- CMMS (sistema di gestione della manutenzione computerizzata)
- Piattaforme di e-commerce, con un focus particolare sul B2B
- Strumenti di Business Intelligence e Analytics
- Gestione del Big Data
- Fondamenti delle soluzioni cloud, come SaaS, PaaS e IaaS
Federmanager sottolinea l'importanza di validare queste competenze attraverso un curriculum certificato da un'associazione manageriale riconosciuta o attraverso una certificazione specifica.
L'Innovation Manager è destinato a diventare una figura chiave nel panorama lavorativo, soprattutto per le PMI, grazie anche al supporto del governo che, attraverso la legge di Bilancio, ha introdotto voucher per l'assunzione di consulenti specializzati in questo campo. Questo incentivo, valido per gli anni fiscali 2020 e 2021, copre fino al 50% dei costi per le piccole e microimprese (fino a un massimo di 40.000 euro) e il 30% per le medie imprese (fino a 25.000 euro).
Il processo di Digitalizzazione e le sue implicazioni
La digitalizzazione dei processi, o trasformazione digitale, è un fenomeno in rapida evoluzione che richiede competenze sempre aggiornate, spesso difficili da trovare. Nonostante gli istituti di formazione scolastica e universitaria si sforzino di tenere il passo, esiste il rischio concreto che le conoscenze acquisite dagli studenti diventino obsolete prima che essi entrino nel mondo del lavoro. Di conseguenza, le aziende stanno puntando sempre più sulla formazione del proprio personale.
È fondamentale concentrarsi sulla formazione e sullo sviluppo delle competenze necessarie per navigare nel mondo delle tecnologie digitali innovative. Attualmente, il divario formativo nelle PMI limita la loro capacità di sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla digitalizzazione.
In questo contesto, emergono nuove figure professionali specializzate, tra cui:
- Change Manager
- Innovation Manager
- Chief Digital Officer
- Big Data Scientist
- Chief Information Security Officer
Questi ruoli sono cruciale per guidare le aziende attraverso il paesaggio digitale in continua evoluzione.
Il ruolo delle PMI nella trasformazione digitale
Quali sono le figure chiave e le competenze indispensabili per navigare con successo nel mondo della digitalizzazione? Senza dubbio, analisti aziendali, system integrator e innovation manager giocano un ruolo cruciale in questo scenario.
Mentre in passato il compito del personale IT era principalmente quello di mantenere operativa l'azienda, oggi il digitale è il fulcro della trasformazione e della competitività aziendale. Di conseguenza, le competenze legate alla digitalizzazione e all'ICT diventano centrali per guidare l'impresa nella rivoluzione digitale.
Guardando al futuro, la chiave del successo risiederà nella capacità di rendere i processi produttivi reattivi e flessibili, pronti a sfruttare le opportunità di un mercato sempre più dinamico. È essenziale ripensare i processi organizzativi per permettere alle PMI di diventare protagonisti in un panorama dominato da tecnologie avanzate, centri di ricerca e startup innovative, tutte interconnesse in una rete produttiva.
Le PMI italiane hanno una lunga tradizione di ricerca e sviluppo, soprattutto nel settore manifatturiero. È vitale riconoscere che l'adozione di nuove tecnologie digitali, se integrata con i valori fondamentali delle PMI come tradizione, qualità e competenza, può portare a significativi progressi.
Le startup innovative possono agire come catalizzatori in questo processo, facilitando e accelerando lo sviluppo delle PMI. Allo stesso tempo, le grandi aziende, attraverso progetti di open innovation, cercano di trarre idee e soluzioni tecnologiche dalle startup.
La "trasformazione digitale" è un fenomeno subdolo, legato all'evoluzione tecnologica che rende dispositivi e macchinari sempre più autonomi e intelligenti, pur mantenendo la loro forma originale.
Questa trasformazione sta creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale, richiedendo un impegno crescente nello sviluppo di competenze digitali e manageriali. È necessario affrontare una rapida evoluzione culturale e tecnologica, che impatta anche il mondo del lavoro.
Per formare professionisti pronti a gestire questi cambiamenti, servono percorsi formativi interdisciplinari, alcuni dei quali ancora da creare, che sviluppino sia competenze tecnologiche che soft skills come leadership e creatività.
Sebbene figure come l'Innovation Manager siano già presenti nelle grandi aziende, c'è una mancanza di esperti capaci di guidare le PMI più piccole nella trasformazione digitale. Esploriamo più in dettaglio le competenze che questi nuovi professionisti dovrebbero possedere.
Software Engineering and System Architecture: Il compito strategico dell'Innovation Manager
L'Innovation Manager emerge come il principale architetto e regista dell'innovazione aziendale, incaricato di delineare il perimetro dell'innovazione, un compito che richiede una profonda comprensione delle diverse sfaccettature dell'innovazione e delle sue potenziali applicazioni. Questo professionista deve essere dotato di flessibilità, apertura mentale e una profonda comprensione delle tecnologie emergenti, promuovendo una cultura dell'innovazione e riconoscendo e valorizzando le idee innovative all'interno dell'organizzazione.
Per sfruttare al meglio le competenze dell'Innovation Manager, le aziende devono essere pronte ad accogliere un individuo con una tale visione strategica, andando oltre gli slogan superficiali e focalizzandosi su un vero e proprio cambiamento culturale e organizzativo.
Come massimizzare l'impatto dell'Innovation Manager?
Nonostante l'introduzione crescente della figura dell'Innovation Manager in molte aziende italiane, è fondamentale che vengano create strutture organizzative che possano supportare e facilitare il loro lavoro. Questo include l'adozione di strategie di open innovation e la collaborazione con startup innovative.
Per ottenere il massimo dall'Innovation Manager, è cruciale definire chiaramente gli obiettivi strategici aziendali, creando un ambiente che favorisca l'innovazione e permetta di capitalizzare sulle competenze uniche di questa figura professionale.
Innovation Manager: Un sinonimo di innovazione?
L'assunzione di un Innovation Manager può sicuramente aumentare le possibilità di portare innovazione all'interno di un'azienda, agendo come un facilitatore e un abilitatore dell'innovazione. Tuttavia, la presenza di un Innovation Manager da sola non è una garanzia di innovazione; è necessario che esista una cultura aziendale che sostenga e promuova attivamente gli sforzi innovativi.
Le sfide nel confidare in un Manager Digitale
Quando un imprenditore decide di assumere un Innovation Manager, deve essere pronto a rivedere criticamente i processi e i ruoli esistenti, adottando una prospettiva fresca e aperta. Questo implica una volontà di decentralizzare il potere e di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo.
È vitale che l'imprenditore e l'Innovation Manager collaborino strettamente per definire gli obiettivi aziendali e allocare un budget adeguato per sostenere le iniziative innovative, senza focalizzarsi eccessivamente sui ritorni economici immediati. In questo modo, sarà possibile creare un terreno fertile per l'innovazione e guidare l'azienda verso un futuro più prospero e tecnologicamente avanzato.