Call to Action, ecco cosa manca a molti siti web
Molto spesso si usano parole straniere come Call to Action, che in alcune professioni sono utilizzato ogni giorno, addirittura vengono utilizzati gli acronimi per abbreviare le comunicazioni (le CTA). Devo dire che nel tempo ho analizzato molti siti web, sotto l'aspetto tecnico di costruzione e della SEO (ovvero del posizionamento delle parole chiave sul motore di ricerca) erano fatti veramente molto bene, troppo bene per poi non dare l'opportunità di compiere un'azione su una pagina!
A volte mi capita di ricevere richieste da aziende che a primo impatto hanno fatto un lavoro super, poi passo all'analisi "umana", all'user experience del sito e mi accorgo, da utente che simula un interesse per quel prodotto, che non ho possibilità alcuna di poter compiere un'azione, e peggio ancora, non ho alcuno stimolo a compiere un'azione, mi sento totalmente in "balia del content"..
Call to Action, il cuore della User Experience
Se l'obiettivo del contenuto è quello di portare a casa risultati, o perlomeno un contato (attività di lead generation), l'aspetto più importante, che a mio avviso viene prima di ogni altro, è l'esperienza che noi forniamo al visitatore del sito. Non possiamo pensare di riuscire ad essere efficaci semplicemente inserendo dei contenuti interessanti e sperando che una persona prenda la briga di scriverci un'email, no, è folle e stai solo favorendo la tua concorrenza.
Ammettiamo che tu disponga di prodotti o di materiale informativo che vorresti fornire gratuitamente per pubblicizzarti, cosa fai, lo descrivi e finisce così, rimani in "vigile attesa" (per usare un termine tristemente conosciuto da molti)? Se fai questo, sappi che la tua attività online è totalmente fallimentare. Il web, e nello specifico il web marketing negli anni si è mostrato una macchina perfetta perché ha alimentato l'interazione tra visitatore e produttore, anche a distanza. Non offrire alcuna call to action (che non significa mettere ovunque il tasto "compra ora") vuol dire rinunciare all'interazione, vuol dire lasciare un utente in una customer journey desolante, che non genera alcuna emozione, tanto meno interesse.
Per fare un paragone esaustivo è come se qualcuno entrasse nel vostro negozio, salutasse e voi piuttosto che risponderlo con un sorriso lo ignorate totalmente!
Call to action: la caramellina del web marketing
Eh già, quante volte vi è capitato di andar in un ristorante e vicino alla cassa trovare le caramelline? Oppure andate allo studio del commercialista, dal dentista (furbi eh 🙂 ) o in altri luoghi e trovate questa dolce caramellina accompagnata da un cordiale sorriso.. Il sito web dovrà essere il vostro locale dove come per caramellina offrite una Call to Action.
Molto spesso vi capita di trovare ebook gratuiti da scaricare, analisi dei vostri siti web, campioni di prodotti per la bio cosmesi e via discorrendo, ecco, questi sono esempio puri di call to action per invogliare le persone a compiere azioni sul nostro sito web. Se permettete, la caramellina ve la offro anche io con la call to action che segue!
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Qual è il senso delle call to action?
Se ancora non lo hai capito probabilmente le tue attività online non stanno andando così bene, non devi preoccuparti ovviamente, perché c'è sempre tempo per migliorare. In questo periodo, tanto è vero, mi sono arrivate tantissime richieste da parte di molte attività che hanno concentrato gli sforzi commerciali sul marketing digitale. Il senso della call to aciton, comunque, sta nella necessità di aumentare il database di contatti interessati ai nostri prodotti e servizi. La call to action è l'atto iniziale di una strategia di "lead generation", ciò che fa iniziare un'attività di marketing automation... paroloni che possono essere tradotti semplicemente in raccolta di persone interessate, lavoro in automatico di invio di proposte in basi alle azioni eseguite sul web o in risposta alle nostre email.
Come facciamo a capire le nostre call to action funzionano?
Questa domanda potrebbe sembrare realmente semplice da rispondere, ma così non è, forse questa è una delle azioni più difficili da fare su un'attività di web marketing.
La risposta che subito ci viene in mente, la più scontata è: "facile, se ci arrivano contatti funziona, se non arrivano non va bene". È giusta solo in parte questa affermazione, poiché va sempre valutato l'aspetto di usabilità (UX).
Parole come "Click Map o Scroll Heatmap" dovranno diventare parole che conoscerete benissimo, ma sopratutto pratiche che saprete analizzare.
Esempio di Click map
Esempio di Scroll map
La click map ci mostra i "punti caldi", quelli più cliccati di una pagina web, mentre la scroll map indicato in che punto una data percentuale di persone ha lasciato la pagina, più il colore tende al rosso più la percentuale di permanenza è alta, quindi la parte superiore di una pagina sarà certamente rossa (il 100% dei visitatori vede la parte superiore). Quando analizziamo una call to action dobbiamo tener conto di questi aspetti di analisi.
Ci sarebbe tanto altro da dire sulle call to action ma ovviamente ogni caso ha la sua soluzione.